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Un'agenzia di ricerca e selezione del personale ICT sta cercando un Data Protection Officer. Questo ruolo strategico consente di garantire la compliance alle normative sulla privacy e gestire con competenza i dati sensibili. Richiesta una profonda conoscenza delle normative attuali e capacità di consulenza normativa.
Pochi giorni fa, LinkedIn ha rilasciato i dati relativi al nuovo report LinkedIn Emerging Jobs, individuando i profili professionali che negli ultimi 5 anni hanno conosciuto una maggiore crescita del tasso annuo di ricerca. L’area della selezione del personale ICT registra i più alti tassi di crescita. A livello mondiale, come evidenziato in un articolo dedicato agli specialisti IA, la figura più ricercata è quella dell’artificial intelligence specialist, seguita dal robotic engineer e dal data scientist. In Italia, la professione con il maggiore aumento di ricerche negli ultimi 5 anni è stata quella del data protection officer, seguita dall’esperto di Salesforce, dal big data developer e dall’artificial intelligence specialist. Ma cosa ha determinato la crescita del data protection officer nel settore ICT? E quali sono le skill indispensabili per ricoprire questo ruolo?
La crescita del Data Protection Officer
Il ruolo del data protection officer è relativamente recente nel panorama della selezione ICT in Italia. In altri Paesi, figure simili, come chief privacy officer, data security officer e privacy officer, sono presenti da tempo, specialmente nei Paesi anglosassoni. In Italia, la spinta decisiva è arrivata dal nuovo regolamento europeo sulla privacy, entrato in vigore nel maggio 2018. Secondo le normative, il data protection officer è il responsabile aziendale per il trattamento dei dati personali. La sua nomina obbligatoria ha portato a un’impennata nelle ricerche di questa figura nel settore ICT.
Chi è il Data Protection Officer
Inizialmente, le aziende avevano difficoltà a comprendere il ruolo del DPO. L’articolo 37 del regolamento europeo definiva i compiti principali, senza specificare le qualifiche professionali richieste. Oggi, le cose sono più chiare.
Il DPO è obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni e enti pubblici, ad eccezione delle autorità giudiziarie, e per tutte le imprese che trattano dati sensibili su larga scala, come dati relativi alla salute, vita sessuale, genetici, giudiziari e biometrici. Anche le aziende non obbligate per legge possono decidere di assumere un DPO per tutelare meglio i dati e l’azienda stessa.
Perché un’azienda non obbligata dovrebbe avviare una selezione ICT per un DPO? Perché il ruolo è strategico: il DPO consiglia l’azienda sugli obblighi normativi e verifica la conformità alle normative sulla privacy. Interfaccia anche con il Garante della Privacy. Può essere assegnato anche ad altri compiti, purché abbia tempo sufficiente per le funzioni obbligatorie.
Requisiti del DPO nella selezione ICT
Quali competenze cerca un cacciatore di teste specializzato in ICT? È fondamentale conoscere approfonditamente le normative vigenti e le prassi di gestione dei dati personali. Attualmente, non sono richieste certificazioni specifiche, ma esistono certificazioni professionali rilasciate da enti terzi che attestano le competenze del candidato.
Se la vostra azienda cerca un data protection officer o un altro profilo digitale, la nostra agenzia di ricerca e selezione del personale può mettere a disposizione professionisti specializzati in ICT: visitate la nostra pagina dedicata alla selezione di profili informatici!
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